Atti persecutori. Segmenti della medesima e unitaria condotta

Qualora i diversi atti posti in essere dall’agente si rivelino segmenti della medesima e unitaria condotta persecutoria, la circostanza che alcuni di essi si verifichino successivamente alla proposizione della querela non consente di ritenere che questi ultimi integrino un nuovo e autonomo reato (Corte di Cassazione, 5^ sezione penale, sentenza n. 49658 depositata il 13.12.23).