E’ pacifico che il delitto di corruzione si perfezioni alternativamente con l’accettazione della promessa ovvero con la dazione dell’utilità, quindi è senza dubbio configurabile il concorso del terzo estraneo all’accordo corruttivo che partecipi alla fase della dazione con la piena consapevolezza della finalità e dello scopo perseguiti dal corruttore e dal corrotto Corte di Cassazione, 6^ sezione penale, sentenza n. 51056/23 depositata il 20.12.23).