I criteri di individuazione della continuazione

Gli indici che afferiscono direttamente ai criteri di individuazione della continuazione, segnatamente la contiguità cronologica, l’omogeneità dei reati e delle analoghe modalità esecutive, devono essere considerati nella prospettiva indicata dall’esegesi di legittimità, compendiata nella pronuncia delle SS.UU n. 28659/17, secondo la quale il riconoscimento della continuazione necessita, anche in sede di esecuzione, di un’approfondita disamina della sussistenza dei criteri indicatori, quali l’omogeneità della violazione dei beni protetti, la contiguità spazio – temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché del fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali (Corte di Cassazione, Prima Sezione Penale, sentenza n. 42890/23 depositata il 20.10.23).