Rilevanza penale della minaccia di adire le vie legali

Integra gli estremi del reato di estorsione e non di quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie, nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti, al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute, qualora l’agente ne sia consapevole, potendosi individuare il male ingiusto ai fine dell’integrazione del più grave delitto nella pretestuosità della richiesta. Inoltre la minaccia di adire le vie legali, pur avendo un’esteriore apparenza di legalità, può integrare l’elemento costitutivo del delitto di estorsione quando sia formulata non con l’intenzione di esercitare un diritto, ma con lo scopo di coartare l’altrui volontà e conseguire risultati non conformi a giustizia Corte di Cassazione, 2^ sezione penale, sentenza n. 50652/23 depositata il 19.12.23).