Sul reato di maltrattamenti in famiglia

Lo stato di inferiorità psicologica della vittima non deve necessariamente tradursi in una situazione di completo abbattimento, ma può consistere in un avvilimento generale conseguente alle vessazioni patite, non escludendo sporadiche reazioni vitali e aggresive della vittima la sussistenza di uno stato di assoggettamento a fronte di soprusi abituali (Corte di Cassazione, 6^ sezione penale, sentenza n. 9849/24 depositata il 7.3.24).