Per integrare la bancarotta fraudolenta documentale non si richiede un effettivo pregiudizio del ceto creditorio, ma solo che la condotta dell’agente sia sorretta dalla finalità di arrecare un pregiudizio ai creditori, ovvero di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto (Corte di Cassazione, 5^ sezione penale, sentenza n. 3198/24 depositata il 26.1.24)